Ecco cosa rende Verstappen così bravo secondo Horner

"Sta operando a un livello incredibilmente alto e con il beneficio dell'esperienza", sostiene Horner. "Voglio dire, ha sempre avuto più velocità e un grande talento naturale, ma la capacità che ha nell'auto di seguire la gara, di pensare ad aspetti che vanno ben oltre la sfera normale è enormemente, enormemente impressionante e credo che quest'anno abbia fatto un altro passo avanti".

Lavorare con Verstappen è un privilegio

Il 49enne britannico si sta sfregando le mani per la presenza di Verstappen nella sua squadra. "Negli ultimi due anni, è stato fuori dal mondo e penso che, sai, devi iniziare a considerare Max come uno dei grandi di tutti i tempi. Insomma, soprattutto a 25 anni, quello che ha fatto nel tempo a disposizione è davvero impressionante e credo sia un privilegio lavorare con lui e vedere questo pilota che sta per raggiungere risultati incredibili e alcune delle cose che fa ci sorprendono continuamente, sia in condizioni miste che sul bagnato o sull'asciutto. La sua capacità di estrarre il massimo dall'auto è impareggiabile".

Cosa rende Verstappen così bravo? "Penso che abbia una tale sensibilità per l'auto, per l'aderenza limitata, una fiducia in se stesso e nelle proprie capacità", afferma Horner. "Ha un'incredibile sensibilità naturale e la capacità di capire di cosa ha bisogno la macchina per ottenere il massimo dai suoi input ed è affascinante da vedere".

La pista più difficile per Perez

Sergio Perez ha il suo bel da fare con Verstappen come compagno di squadra, ma è stato così anche con tutti gli altri ex compagni di squadra dell'olandese in passato. "Voglio dire, questo è probabilmente il lavoro più difficile in Formula 1, è essere il compagno di squadra di Max Verstappen perché il livello a cui opera, non credo che ci sia un pilota in Formula 1 che sarebbe in grado di affrontarlo con la sua auto e penso che sia un lavoro difficile per chiunque. Devi essere mentalmente molto, molto resistente per affrontare e gestire questo".